Terzo capitolo di una vita in musica

Nove canzoni specchio del mondo di Giacomo Cantelli, riflessi del sottile equilibrio tra l'ascolto della propria anima, il perseguire un grande sogno, l'espressione del talento e la realtà quotidiana con tutte le sue sfumature, fatte di giochi e di rimandi, di gioie e di sfortune, di dolori e guarigioni, di demoni e di angeli con le loro perversioni. E' esattamente come tutte le persone che abitano questo pianeta e che devono faticare per ottenere qualsiasi cosa.
Cantelli è indie nel vero senso del termine: indipendente. Si autoproduce, cerca di autopromuoversi, e chiama un suo amico, 3Pomelli (Mario Barrai), che come lui fa musica per pura passione (nel suo caso, musica elettronica), e gli chiede di creare il vestito alle canzoni che ha appena scritto.
Terzo album ("Gc3" viene dopo "Lividi e Dintorni" del 2009 e "Conseguenze" del 2013), terzo capitolo di una vita in musica, nove canzoni vere, sincere, urgenti, che adesso sono libere nell'etere, pronte per essere indossate.

el dia de los muertos

sei capace di sognare? sei capace di sentire? "non devi aver paura" ripeteva un vecchio re del mare dal suo trono sgangherato lì al bancone di quel bar del porto io ero appena arrivato in cerca di un rifugio e di recuperar me stesso e non avevo l'intenzione di prestargli minima attenzione così esco nella luce del tramonto nella magica atmosfera del venerdì sera ma qualcosa era cambiato come per incanto sei capace di sognare? sei capace di sentire? non devi aver paura l'oscurità scendeva è il manto di una fata e si accendevano i fuochi e piccole lanterne colorate appese agli alberi mentre i saltimbanchi della notte iniziavano la festa non devi aver paura oh no sei capace di sognare? sognare? ombre danzanti stanche di seguire l'apatia di umani corpi muovono dai muri alle spiagge oltre i deserti oltre le città copie conformi oltre boschi e radure pendii e pianure complice la luna le ombre si riuniscono vicino al mare ma l'uomo non le può vedere solo qualcuno le può sentire se è capace di sognare e di benedire l'angelo della morte non devi aver paura ...festa!

fuoco

farò qualsiasi cosa percorrerò ogni tempo pur di raggiungerti supererò i confini e tutti i muri anche quelli dentro di me mi conduci lontano oltre l'arcobaleno e giù all'inferno ma come nelle favole con le tue labbra mi sfiori e io vivo ci sono stati giorni che tu eri così vicina a me niente è impossibile la vera bellezza io so cos'è la riconosco dal tuo bacio che mi fa diventare... fuoco fuoco per sempre in me io brucio di passione sei dappertutto cattiva musa non riesco a farti andare via da me perché io do me stesso e ancor di più se non conviene sincerità, lussuria e quel che c'è tra noi non van d'accordo insieme ma credo nelle favole dove mi sfiori con le tue labbra e io vivo ci sono state notti che tu eri così vicina a me niente è impossibile la vera bellezza io so cos'è la riconosco dal tuo bacio che mi fa diventare... fuoco

demoni

sole sorgi anche oggi la notte non fa più paura sciogli la mia maschera di cera non voglio più nascondere chi sono oh no luna rispondimi prima di andare via dimmi dove vanno a morire i sogni fammi andare là per riportarli in vita niente più lacrime ferma questo dolore sono qui da solo davanti al mare per risalire in volo oltre le nuvole con le mie acrobazie e i miei demoni non mi tireranno giù mai più terra terra mia prendimi per mano che anche quando son lontano la nebbia tra le vigne è la mia energia niente più lacrime fermo questo dolore sono qui da solo davanti al mare per risalire in volo oltre le nuvole con le mie acrobazie e i miei demoni non mi tireranno giù mai più e mi sorprenderò nel scegliere un vestito di diverso colore i miei demoni non mi tireranno giù mai più

isola

apriti a me così sai chi sono oramai stanotte io vedo il mondo dai tuoi occhi tu mi porti via lontano scintilla di eternità sei tu la mia isola io vedo il mondo dai tuoi occhi sei luna piena in cielo nella mia oscurità luce sensuale che attraversi gli scogli e accarezzi il mare accarezzi i nostri corpi sapessi quanto io dio! ho cercato di distruggerti ma tu sei dentro di me il mio amore rende liberi e sarà rivoluzione vera rivoluzione apriti a me così non ti abbandonerò mai oh sì stanotte ti proteggerò dal male sei luna piena in cielo nella mia oscurità luce sensuale che attraversi gli scogli e accarezzi il mare accarezzi i nostri corpi sapessi quanto io dio! ho cercato di distruggerti ma tu sei dentro di me il mio amore rende liberi e sarà rivoluzione vera rivoluzione ho provato a non arrendermi a quello che tu sei per me il mio amore rende liberi e sarà rivoluzione vera rivoluzione

quelli sbagliati

quando la tempesta finirà io ci sarò ancora non faccio che ripeterlo a me stesso per non aver paura e al terzo canto dell'allodola avrò spezzato le catene e riuscirò a portarti le tue calle nere al cimitero di Montmartre quando la tempesta finirà forse ci incontreremo allora penetrerò il tuo corpo come entrare in uno specchio e avremo cuori nuovi e tu colomba bianca rivivrai in un alba dai mille colori e brinderò all'amore e a questa vita insieme a te Chaplin e Sartre oh... ora rimane solo il disincanto quando la tempesta finirà resteranno sulla sabbia orologi molli e alghe che hanno avvolto i nostri sentimenti alla deriva scheletri e tu colomba bianca rivivrai in un alba dai mille colori e riuscirò a portarti le tue calle nere al cimitero di Montmartre oh... ora rimane solo il disincanto io ti penso e penso che siamo noi siamo noi quelli sbagliati cuori infranti belli e dannati ci siamo cascati ancora noi siamo noi quelli sbagliati

mirto

quanto ne vuoi... quanto ne vuoi... mirto sangue degli déi versato per amore su questa terra deserto di sale nelle notti di luna o quando tu vorrai io ascolterò il tuo canto tu mi berrai ancora mirto nell'aria il tuo profumo inebriante è questo il richiamo che mi uccide come un gioco perverso nelle notti di luna tu ascolterai il mio canto io ti berrò ancora quanto ne vuoi... quanto ne vuoi... quanto ne vuoi? ancora quanto ne vuoi ma tu non vuoi me tu vuoi sangue disperatamente sangue

partigian

a gam tota la tecnologia necesaria per fer quel ca vlam a psam ander fin sulla luna girer al mand in pochi istant a gam al màchini chi van svelt internét i satelit artificee e i aparéch boia d'un can mo quel c'as manca oltre alla nostra maruga l'é la dignité ag srev biséign ca tournéssa i partigan ag srev biséign ca tournéssa i partigian i partigian l'é un quel necessari per l'umanité al libero arbitrio pser tor al propri decisioun mo ché an's pol menga a sam tot dvinté dal pegri e mé piotost am chég in man ag srev biséign ca tournessa i partigian ag srev biséign ca tournessa i partigian i partigian per la nostra liberté! (sorry for my bad dialét mudnes, nda)

i propositi del nuovo anno

basta guardarsi dentro per capire sentire il proprio sangue ribollire nelle vene e io non penso che anche tu sia uno dei tanti che se ne fotte di tutto e come niente va avanti guardati da sopra per scoprire che sei migliore del personaggio che vuoi sempre recitare e mandi criptici segnali di aiuto per una parte che non riesci più a sostenere guarda un po' meglio per vedere se questo non è tempo per te cerchi il tuo posto che non c'è l'alternativa unica è distruggi per ricostruire quanto dolore hai avuto senza perché devi pensare un poco anche a te la via d'uscita c'è distruggi per ricostruire e c'è chi invece eccome se ti guarda per sapere se rappresenti un pericolo per la tranquillità sociale se questo non è tempo per te cerchi il tuo posto che non c'è l'alternativa unica è distruggi per ricostruire quanto dolore hai avuto senza perché devi pensare un poco anche a te la via d'uscita c'è distruggi per ricostruire sorry baby waste your time harakiri borderline I just want to save my soul I just want to lose control e c'è chi invece eccome se ti guarda per sapere se rappresenti un pericolo per la tranquillità sociale se questo non è tempo per te cerchi il tuo posto che non c'è l'alternativa unica è distruggi per ricostruire

la fabbrica di caffè

la fabbrica di caffè mamma respira soffia vapore e polvere nocciola la fabbrica di caffè mamma sorride la sua bocca è il cancello e le finestre gli occhi e dà lavoro e dà lavoro oh mamma quante persone vanno e vengono in quella scatola di lamiera che profuma di buono e mi tiene compagnia la notte il suono di chicchi rovesciati mescolati e il pensiero di mio padre che è lì a proteggermi a proteggermi dal suo posto di lavoro il suo posto di lavoro il suo posto di lavoro ...il lavoro... ...il lavoro... colpisce gli ingranaggi del cuore la meccanica dei sentimenti il sacrificio della mia generazione è possibile un futuro migliore? ho bisogno che abbia almeno un senso il sacrificio noi siamo chicchi rovesciati mescolati chicchi rovesciati mescolati

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